Ristrutturazioni edilizie: bonus 50 per cento
Il bonus ristrutturazione 2022, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2024, consente di accedere ad una detrazione fiscale (rimborso IRPEF) pari al 50% della spesa sostenuta per lavori di riqualificazione edilizia di immobili e di manutenzione ordinaria e straordinaria (per i condomini).
Ma entriamo nel dettaglio per capire come funziona e a chi spetta questa importante agevolazione.
A chi spetta il bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da contribuenti residenti o meno in Italia, i quali siano soggetti però al pagamento delle imposte sui redditi.
In particolare possono richiedere il bonus:
- proprietari o nudi proprietari di immobili;
- usufruttuari;
- titolari di diritto reale d’uso, abitazione o superficie dell’immobile;
- soci di cooperative (siano esse divise o meno);
- locatari o comodatari;
- imprenditori individuali (solo per quanto concerne gli immobili non annoverati tra i beni strumentali);
- società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice o soggetti ad essi equiparati, imprese familiari (solo per quanto concerne gli immobili non annoverati tra i beni strumentali).
Inoltre possono giovare del bonus gli acquirenti di un immobile, purché sia già stato stipulato un compromesso /contratto preliminare di vendita regolarmente registrato, e solo se il nuovo proprietario esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico.
La detrazione è concessa anche a quanti in autonomia eseguono lavori sull’immobile, non affidandosi quindi a ditte esterne, ma soltanto per quanto riguarda le spese sostenute per l’acquisto di materiale.
Come funziona il bonus 50 per cento per le ristrutturazioni
Come per gli altri bonus, per ottenere la detrazione è necessario trasmettere all’Ente competente il visto di conformità che attesti il rispetto dei requisiti per giovare della detrazione fiscale, le asseverazioni dei professionisti tecnici competenti (Direttore dei lavori e Collaudatore) in concomitanza alla SCIA, l’attestazione della congruità delle spese sostenute.
Per opere con obiettivi di risparmio energetico, anche per quelle concluse nel 2022, è inoltre necessario inviare la comunicazione ENEA.
I lavori ammessi per richiedere il bonus ristrutturazione riguardano opere di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, di risanamento conservativo, restauro, e ristrutturazione edilizia eseguite su parti comuni di condomini oppure su singole unità immobiliari appartenenti a qualsivoglia categoria catastale.
Tra i lavori di manutenzione ordinaria per cui è prevista la detrazione rientrano ad esempio:
- Recinzione dell’area privata;
- Rifacimento di scale e/o rampe, sia esterne che interne;
- Interventi di risparmio energetico (suscettibili anche di ecobonus);
- Interventi riguardanti i servizi igienici (loro realizzazione o miglioramento);
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- Sostituzione di infissi esterni e persiane/serramenti con serrande di diverso materiale e differente tipologia di infisso;
- Sostituzione di porte interne, solo qualora si tratti di un lavoro di finitura atto a completare i restanti interventi.
Cessione del credito e sconto in fattura
I pagamenti, per poter ricevere il bonus, vanno effettuati con bonifico postale o bancario che riporti la causa del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
I soggetti che sostengono le spese possono richiedere la detrazione fiscale anche nella forma di uno sconto in fattura oppure come cessione del credito.
In quest’ultimo caso è particolarmente utile e rapido l’utilizzo del Portale del Credito, strumento informatico che mette in relazione diretta banca, ditta appaltatrice dei lavori e cliente.
Ricordiamo altresì che Tecnoplast è in grado di operare in qualità di General Contractor, sollevando il cliente dall’espletamento di procedure burocratiche che possono risultare noiose e complesse.
Saremo quindi noi ad interfacciarci con l’Agenzia delle Entrate, richiedendo direttamente alle Istituzioni il versamento delle somme dovute per l’esecuzione dei lavori, senza che il cliente debba anticipare nulla.
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